Godersi le piccole cose

Da buon insoddisfatto cronico, da anni cerco di provare anch’io a godermi le piccole cose, visto che pare essere il segreto per una vita felice. Soprattutto in questo periodo di quarantena.

Ecco:
Stamattina ho bevuto il mio caffè sul balcone, col sole che mi splendeva sul viso, temperatura perfetta, silenzio, gli uccellini cinguettavano e in lontananza ho sentito il rumore del treno che mi ha riportato a quando ero bambino. Mi sono guardato attorno: alberi carichi di fiori, siepi curate, pipa appoggiata sul tavolino.
Un attimo perfetto.

Sì, bello.
Senza dubbio un bel momento. Un po’ di secondi, forse un paio di minuti, di pace e serenità.
Poi?
Sì, Ok: cip cip cip, il sole…
Quindi?
E’ questo, che si intende?
Mah…
va bè…
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30 pensieri su “Godersi le piccole cose

  1. Le ” cose ” che vivi quotidianamente sono sempre le stesse ma possono cambiare solo se cambiamo noi o più precisamente la percezione di quello che ci circonda.
    Se non cambia il nostro stato d’animo tutto è mediocre o asettico….sembra banale ma è la tra le ” cose ” più vere!

    • In effetti è così.
      Soprattutto quando la vita gira male, questa filosofia è una salvezza.
      Ma sperare che tutto il bello della vita stia nel crearsi nella testa la positività, mah…mi sembra di vivere come in “matrix”

  2. Tieni presente che, nella nostra pretesa di felicità, c’è un equivoco di fondo: che la felicità esista oppure che sia possibile vivere uno stato prolungato di gioia, piacere, serenità. Ecco, è qui il nocciolo della questione: non è possibile sperimentare gioia o serenità o piacere per un tempo molto lungo. La vita è movimento continuo, cambiamento incessante, e anche noi lo siamo. Perciò è importante valorizzare le piccole cose, perché soltanto se hai compreso bene come “funziona” il mondo, ti rendi conto che le piccole cose sono davvero le più grandi. Immense.

    Poi lo so che tutto ciò ha un retrogusto amarognolo, come di sconfitta – come se la nostra esistenza si risolvesse in poco o in niente; ma è così e bisogna prenderne atto per vivere al meglio.
    Pensa a quando perdi per sempre, con la morte, una persona importantissima della tua vita: quello che hai vissuto con lei non tornerà più. Ti restano soltanto i ricordi, e tu che devi proseguire il tuo cammino, incespicando, reinventandoti, trovando una ragione per farlo. Se non esistessero le piccole (grandissime) cose, come faresti ad andare avanti?

    • Già….
      La “felicità sempre” non esiste. E più si prosegue, più ci si carica un bagaglio di tristezze e diventa sempre più difficile essere spensierati.
      Mi torna sempre alla mente la frase di Totò: la felicità sono attimi in cui ci dimentichiamo le cosa brutte della vita.

      • Sì, la frase di Totò è centrata. Aggiungo che la vita è un continuo impegno per risolvere problemi e uno sforzo per adattarsi a cambiamenti, anche molto drastici. Qui però interviene un dato importante: adattarsi ai cambiamenti può condurre a scoprire, dentro se stessi, risorse e capacità inaspettate. Non è un modo di dire, ma qualcosa che davvero succede. A quel punto ti rendi conto che siamo davvero in cammino, in continua evoluzione, e che non possiamo opporci a questo flusso.

  3. Sì la felicità consiste proprio in queste cose. A questo punto, tecnicamente parlando, bisogna fare in modo che questi momenti si presentino con la maggior frequenza possibile.

    • ahhh. il balcone è sempre lì….
      la temperatura sta diventando sempre più mite…
      Stamattina mi è partito uno starnuto sul balcone, che ha rimbombato in tutta la frazione. Come se fosse caduta una bomba a carica batteriologica 😀 😀 😀

    • Mi ha strappato più che altro un sospiro.
      Penso di essere un caso anche un po’ patologico: quando ho questi momenti di “contemplazione dell’infinito” non riesco a gustarmeli senza la compagnia di un po’ di malinconia e del pensiero che si tratta solo di una pausa.

        • Questo sì.
          Anzi, oggi ne ho già bevuto un altro di caffè andando apposta sul balcone a sorseggiarlo.
          Sono le 16.25 e quasi quasi me ne sparo un altro.
          Appena farà più caldo sfrutterò il balcone anche per l’aperitivo e più avanti anche per la cena.
          Di questo passo metterò anche una piscina gonfiabile….. 😦

          • Ahahahhahah
            Però dai, potrebbero diventare delle piccole abitudini che magari con il tempo si riveleranno “felici”. A me capita raramente come a te, ma in questi giorni di reperibilità a casa alcune cose che sto facendo mi fanno fare dei bei sospiri che riempiono il cuore e fortificano l’anima 🙂

  4. Ma il godersi l’attimo non è che ti rende felice per sempre… ti rende felice nell’attimo in cui lo vivi, ed è già di per sé una felicità, per quanto effimera. Del resto, ogni cosa è effimera… il segreto sta nel trovare quanti più attimi di felicità possibile.
    p.s. certo che anche tu, iniziare adesso che sei chiuso in casa, tanta gioia non è mica facile! 😀

    • Penso che la quaranta, quella che ci fa astenere dalle cose piacevoli, durerà ancora molto (nb: mentre l’astensione dal lavoro non potrà durare ancora a lungo).
      Quindi è meglio se impariamo a ballare sotto la pioggia anziché aspettare che smetta.

      • Per mio conto, l’unica cosa piacevole a cui devo rinunciare causa virus, sono i viaggi in camper… ne approfitto per godermi casa, questa sconosciuta. E’ il mio modo per ballare sotto la pioggia 🙂

          • Dovendo stare chiusa in casa, preferisco comunque che fuori ci sia il sole… che già star in casa è una pena, quando poi fuori piove ed è grigio diventa una tortura! Mi metto sul balcone… mi farò la tintarella più bella della mia vita… peccato nessuno la vedrà! 😉

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