Estinguiamoci, per il bene del pianeta

Albero pericolante tagliato dal comune circa 2 settimane fa:
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Che strano quel buco al centro! Guardiamo dentro com’è fatto…
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E’ già stato usato per sbarazzarsi dell’immondizia 😦

Distanza dal cestino:
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Non mi resta che sperare che l’Umano si estingua al più presto, per permettere la vita degli altri abitanti del pianeta Terra.

15 pensieri su “Estinguiamoci, per il bene del pianeta

    • Sono incasinato.
      Di solito in ufficio ho la possibilità di lavorare con molta calma, mentre in questi ultimi tempi c’è parecchio da fare. Quindi ho meno tempo per cazzeggiare.
      Commento ogni tanto gli altri blog, ma più che altro lascio solo dei rapidi “like”.
      Inoltre ho frequenti scazzi con la moglie che ,tra l’altro, viene a curiosare i miei articoli per farmi le pulci su ogni parola… 😦 Ufff…

  1. quando si sega un albero e rimane il buco sarebbe opportuno fare una colatina di cemento e tapparlo, evitando così che si trasformi in un immondiziaio ma anche in nido per larve e fastidiosi animali. L’ho visto fare dove vado spesso in montagna.

    l’educazione civica è una chimera, i bambini e ragazzini di oggi sono più votati alla maleducazione che al rispetto, il mondo occidentale sta regredendo

  2. Cultura,manca la cultura. Quale cultura? Quella del rispetto innanzitutto.qui non si parla di “ecologia” (se ne parlava tanto a scuola quando ero bambino negli anni settanta), ma di rispetto per la cosa pubblica e, più in generale, di rispetto per tutto ciò che ci circonda: l’ambiente naturale, i marciapiedi della città, i nostri vicini e colleghi, la nostra moglie/compagna, ecc. Sono pronto a scommettere che i coglioni che gettano il pacchetto di sigarette fuori dal finestrino (quanti ne vedo nel laborioso, civile e cattolicissimo Veneto) sono gli stessi che non si fermano sulle strisce, che non danno il posto in autobus agli anziani, che non rispettano la moglie, che se ne fregano dei figli

    • Io se dovessi insegnare alle scuole elementari punterei molto sul concetto che la cosa pubblica è anche di ognuno di noi: se non si riesce ad essere rispettosi, spero si riesca almeno a fare il proprio interesse.
      Ma temo che anche rigirato in questo modo, non verrà comunque recepito: basti vedere che poco rispetto ha ,molto gente, anche riguardo le proprie cose.
      Forse un po’ è anche colpa del consumismo, che NON ci induce a conservare al meglio ciò che abbiamo. Si ha attaccamento all’ambiente come lo si ha per un telefonino: massima euforia per la novità (trasporto cibarie per pic-nic), per poi non averne più alcun interesse quando non è più una novità (fine del pic-nic).

  3. E’ un tema su cui sto giusto riflettendo ultimamente. Mi sono iscritto al gruppo Volontari Civici del mio paese; c’è chi ridipinge panchine, chi ripulisce scritte balorde sui muri ecc… – io ho scelto di rimuovere cartacce, lattine, pacchetti di sigarette, bottiglie da terra in un raggio di mezzo chilometro da dove abito. Ebbene, per quanto possa ripulire sino alla più piccola cartina di caramella dato che sono un perfezionista, il giorno dopo è di nuovo sporco come e più di prima. E’ pazzesco.
    Da trent’anni sento blaterare di “educazione civica a scuola”: non mi pare che sia stata di aiuto, semmai ci sia stata. Io non ne ho ricevuta, andavo dai Salesiani, eppure non sporco.
    L’inciviltà è maggiore che non dieci-vent’anni fa, è aumentata e non mi spiego il motivo, non capisco.
    Ho vissuto 26 a Catania, città caotica e sporca all’inverosimile – consideravo il nord Italia un faro di civiltà – invece è sporco anche qui, e tanto. Stranamente, altre regioni del nord sono invece pulite più della Svizzera: il Friuli, ad esempio. L’ho attraversato in bicicletta, quindi ho “voce in capitolo”: giuro, è pulitissimo e non parlo solo dei piccoli adorabili paesini di montagna. Perchè il Friuli è pulito e la Lombardia no ?
    Come sarà tra 20-30 anni da queste parti ? Tutto fa pensare che il degrado regnerà sovrano – o forse no: “ad educare ci penserà la scuola”…

    • Una volta ho camminato lungo i margini della Milano-Meda per cercare un oggetto che m’era volato dalla macchina… era una distesa di bottiglie di plastica e pacchetti di sigarette, con qua e là anche qualche sacchetto di spazzatura.

      Che la testa umana sia tipicamente “di cazzo” è ormai ben chiaro e molto penso sia legato a quell’istinto a pensare che ciò che è “di tutti” è praticamente “di nessuno”. Questo si verifica anche per quanto riguarda i conti pubblici: se ci fregano 10 euro dalla tasca ci incazziamo, ma se dei mafiosi fanno sparire centinaia di milioni di euro in 40 anni per la realizzazione della salerno-reggioC….. e vabbè…!
      Questo ormai l’ho capito…
      Ma trovo anch’io molto curiose queste differenze di comportamento umano a seconda della zona geografica.
      In alcune zone hanno di più il senso della patria rispetto a chi abita in altre zone. E spesso si tratta di ambienti molto simili, per esempio Sicilia e Sardegna: molto simili, tuttavia gli abitanti hanno un senso della patria (e di conseguenza dell’ecologia) direi completamente agli opposti. Non parlo di orgoglio delle origini, ma proprio di interesse al benessere della loro terra.

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