Arrivato in ufficio in una pallosa mattina come tutte le altre, mi sono lamentato: “Ma che barba! Sempre qui! Sempre con le stesse facce! Tutti i giorni le stesse facce! Ma cambiate un po’, ogni tanto!“.
Mi hanno accontentato
Arrivato in ufficio in una pallosa mattina come tutte le altre, mi sono lamentato: “Ma che barba! Sempre qui! Sempre con le stesse facce! Tutti i giorni le stesse facce! Ma cambiate un po’, ogni tanto!“.
Mi hanno accontentato
Tranquilli. E’ che purtroppo uso il diario solo come sfogo per le cose negative e quando invece la vita mi gira bene non mi viene da scrivere niente.
Va bene, scriviamo anche le cose belle: dunque, questo weekend sono andato al compleanno di un amico del giro di motociclisti, sugli appennini in zona Firenzuola, sul confine tra Emilia e Toscana.
Abbiamo piantato la tenda in un’area comunale per picnic e campeggio libero (incredibile: il campeggio libero non è ovunque vietato!) e mangiato in un ristorante lì sperduto sulle montagne, a suon di ragù di cinghiale, fiorentina, chianti e vin santo.
Eravamo proprio in tanti, abbiamo bevuto come spugne (pure le donne) e fatto un gran casino. Mi sa che anche il ristoratore ha brindato un po’ troppo con noi, perchè al momento della torta…tra noi che urlavamo e battevamo sui tavoli, ha iniziato a lanciare a terra dei piatti…così per far casino anche lui. Schegge di porcellana che volavano in giro (e qualcuna l’ho sentita arrivarmi sulla faccia) e il cameriere basito che fa: “beh…se lo fa lui va bene: è il titolare“.
Forse abbiamo bevuto davvero troppo: queste son le cose che fanno arretrare con l’allenamento fisico per il trekking. 😦
Ma chiudiamo un occhio: ci guadagna lo spirito!
le immagini di bigi
konpino
In Umbria sulle montagne del dio Marte
100 km di cammino tra paesi medievali e natura selvaggia tra Abruzzo e Lazio
lievi le parole si posano sulla carta, tracciate da un filo di inchiostro sottile, nero come la notte, evanescente come questo sogno.
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Oooo dolce uomo, tendimi la mano baciami la fronte che in questa prigione mi sento come un camaleonte, guidami verso la spiaggia più dorata mentre il tramonto ci guarda con invidia e, abbracciami, come se non avessi più vita
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Blog di Psicologia e Psicoterapia a cura della dott.ssa Annalisa Scaffidi
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Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri, ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre. Walter Bonatti