2 Domeniche fa sono andato ,da solo, a fare un’escursione in montagna ed è una cosa che mi capita (da solo) veramente di mooolto di rado. E me la sono goduta alla grande.
Visto il freddo e la possibilità di pioggia, ho scelto un baitello come mèta per il picnic.
Ho messo quel pizzico di avventura e di conquista in più, che il sesso femminile tipicamente fatica a comprendere.
Idem per quanto riguarda le pause di meditazione e fotografia (col telefonino, sigh!) , la faticosa (e un po’ pericolosa) salita fino in cresta o a una piccola vetta solo per dire “ci sono arrivato”, i cambi di rotta uscendo dal sentiero semplicemente per “vedere cosa c’è là”, ecc.
La mia compagna invece resta più… “sui binari”.
Però quando scattavo una foto con le dita congelate, avevo lei a cui mandarla via whatsapp.
Quando sono tornato a casa stanco e puzzolente c’era anche lei in quelle 4 mura e con lei ho mangiato un caldo piatto di pasta.
Quando mi sono infilato sotto al piumone, c’era quel bel corpo caldo, vivo, una compagna, un contatto… e ho già progettato di tornare in quel posto con lei.
La libertà è magnifica quando la ottieni con gran fatica; la solitudine è bella solo quando sai che a casa hai qualcuno che ti aspetta.