Cinque piccoli motivi per amare l’inverno

La frase più bella: “Siete davvero sicuri che 4 mesi di caldo talmente intenso da far morire piante, erba, animali e persino persone sia una cosa normale?
😀 😀

AGODIPINO

Gioia incontenibile: finalmente è arrivato l’inverno!

È il giorno che aspetto più di tutti, inizio il conto alla rovescia già da domani per il prossimo solstizio d’inverno.

La gente tendenzialmente mi prende per matta. Proprio non riesce a capacitarsi di come si possa amare una stagione come l’inverno, fredda, dove tutto è morto, dove bisogna vestirsi da omino Michelin prima di uscire di casa.

Bene, accetto la sfida! Adesso vi racconto perché amo l’inverno.

  1. L’inverno avvicina. Sì, certo, bello tutto: la magia del Natale, sentirsi più buoni, più vicini agli altri. Ma questo si può fare tutto l’anno! Con vicini intendo fisicamente vicini: quale metodo migliore per scaldarsi se non stare belli appiccicati, a braccetto con un’amica o abbracciati al proprio compagno? Gli abbracci sono ufficialmente nella classifica delle sciarpe più calde della storia dei tempi. Provate ad abbracciarmi d’estate, sudata io e sudati voi: voliamo via…

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La moto in inverno

Viaggio in moto al fresco, passeggera che rogna, nebbia, campagna, vin brulè, fuochi, odore di fieno e di fumo di legna, amici più o meno conosciuti, discorsi di moto, fagioli a volontà e carne alla griglia, momenti di chiasso alimentato dal vino e momenti di pausa seduto su un ciocco di legno vicino al fuoco a guardare la luce della luna velata dalla nebbia,
buonanotte buonanotte, aggiunta di legna nella stufa, sacco a pelo in ambiente molto spartano,
buongiorno, “Freddo?” “No!”, caffè, pranzo con gli avanzi e bevendo solo acqua o
cocacola, via le ultime scaglie di ghiaccio dalla moto, ciao ciao ciao, quando la prossima? , speriamo che la batteria…., wow è partita!, viaggio di ritorno, alberi bianchi per la brina, sguardo attento sull’asfalto, nessun’altra moto in autostrada, bambini che salutano da un’auto, doccia bollente, occhi stanchi ma sorridenti, piedi sul divano al calduccio.

Peccato che come fotografo faccia così schifo:

Raccontami una storia, ti prego!!!

eicma2012
E’ una pubblicità del 2012, ma dopo 4 anni ancora non sono riuscito a togliermi dalla testa questa immagine così idiota.

Lo slogan è per veri sfigati in cerca di qualcuno che li caghi, di qualcuno che non si dilegui con una scusa qualunque, di qualcuno abbastanza sordo o autistico da sopportare i loro prolissi racconti, di qualcuno che per educazione faccia finta di credere alle balle eccessivamente azzardate che di tanto in tanto infilano nei loro racconti che altrimenti sarebbero di una banalità da far addormentare anche “Lapo Elkann dopo il consumo di 10.000 dollari di shopping”.

L’immagine è talmente inverosimile che solo gli sfigati sopra descritti possono pensare che abbia senso: ma ti pare che 4 giovani di sesso diverso  che fanno il fuoco di notte in riva al mare  non abbiano di meglio da fare che ascoltare un babbeo che se ne sta in spiaggia con la tuta da moto?
Lui fa dei gesti che fanno pensare che stia parlando di pieghe e dinamiche di guida ed è risaputo che le ragazze vanno matte per questi discorsi, no??!
Infatti sono lì che lo ascoltano affascinate e ignorano completamente i 2 maschi palestrati che erano lì con loro prima che arrivasse ‘sto coglione con la moto fin sulla spiaggia.
E i 2 bistecconi se ne stanno lì con l’espressione di chi si sente sminuito e sfigato. Certo: sono solamente dei fotomodelli giovani e in spiaggia di notte con 2 gnocche…. è facile immaginare come muoiano di invidia per quel motociclista solitario coi funghi sotto la tuta e il casco che si sta riempiendo di sabbia!!

Insomma, il messaggio che passa è: “se al bar del quartiere non ne possono più di sopportare le vostre depressioni e vi hanno invitato a consumare oppure togliere il disturbo,
allora compratevi una moto…così avrete nuove scuse per triturare le palle a quel povero barista che è costretto a star lì a far finta di ascoltarvi!!“.