Noia esistenziale

Ho scoperto che ciò che provo io ha un nome preciso: “Noia esistenziale”. Mi sento già meglio. 😀
E’ una sensazione che mi accompagna quasi da sempre, sicuramente fin dalla fine dell’adolescenza, ma che per molti anni non ha avuto modo di farsi sentire in quanto soffocata da una vita abbastanza piena di attività entusiasmanti o ,nel peggiore dei casi, anche semplicemente dalla presenza di qualcuno con cui scambiare 2 parole.
Ma è sempre stata lì, latente, pronta a metter fuori la testa in ogni weekend rovinato dalla pioggia, senza amici disponibili e magari pure con in casa l’aria pesante del dopo-litigata con la consorte: divano con “conca di Homer”, tv surriscaldata, telecomando martoriato, sospiri e tante ore di sonno in attesa che arrivasse il lunedì.

Qui un po’ di articoli trovati su internet di cui riporto le parti che mi hanno colpito di più:

https://www.psiconline.it/le-parole-della-psicologia/noia.html
Anche molti animali si possono annoiare e spesso reagiscono alla noia, ovvero alla mancanza di stimoli, dormendo. Più un animale è dotato di intelligenza e curiosità e più è facile che provi il senso di noia, come noi esseri umani. La noia è una sensazione di vuoto momentaneo, provocato dal fatto che la nostra mente è alla continua ricerca di stimoli.”

Nella filosofia il termine si trova usato genericamente nel significato di un sentimento doloroso insito nella stessa vacuità della vita e percepito, dai più riflessivi, sempre presente come taedium vitae (tedio, noia della vita).

ogni cosa sembra priva di significato. La noia è una crisi esistenziale in cui si vorrebbe gridare: “Che cosa posso fare per non sentirmi così?”

https://www.milanopsicologo.it/la-noia-cosa-fare-per-sconfiggerla/
l’assenza di emozioni e l’apatia, che a loro volta contribuiscono alla sedimentazione di un vissuto negativo su se stessi, che non può che alimentare nuovamente la noia e l’apatia, originando un circolo vizioso disfunzionale che deve essere interrotto.”

https://www.albertojosevarela.com/it/tedio-esistenziale-e-angoscia/
ciò che non sopporta è questo sentimento di sentire che non si sente nulla, infatti la parola aburrimiento (noia in spagnolo) etimologicamente viene da “ab horrere”: senza orrore. Si diceva per riferirsi ai nemici che non erano temibili, che non potevano ucciderti nella lotta, ovvero, qualcosa che non ti fa nemmeno sentire orrore, come una paura a un non sentire che è arrivata da una paura di sentire.