Una discussione tra miei followers nata nei commenti dell’articolo precedente m’ha dato lo spunto per scrivere questo, indipendentemente dal fatto di aver perfettamente capito o no ciò che loro volevano intendere (fa niente: a me è saltato alla testa questo pensiero).
Infatti preferisco non riportare qui le frasi più significative, per evitare di far sentire le persone come etichettate erroneamente e accendere dibattiti sul “non ci siamo capiti, io intendevo dire un’altra cosa”…
Diciamo che vorrei parlare di 2 scuole di pensiero: una che vorrebbe spingerci a cercare il significato della vita nel sacrificio, nella dedizione alla famiglia (più numerosa possibile) e nell’amore (il più universale possibile); l’altra più cinica e realista che invece pensa che il mondo sia ormai un malato cronico, che dimenticarsi di sè stessi ci faccia viviere una vita di merda, vita di cui arriveremo alla fine con tanti rimpianti per non aver realizzato i nostri sogni, quindi asserisce che sia giusto pensare alla PROPRIA vita, a rincorrere i propri SOGNI e ASPIRAZIONI che in qualche caso consistono in cose che agli occhi degli altri (magari di chi ha problemi ben più seri) possono anche apparire come capricci e frivolezze di chi non ha altro a cui pensare.
Tra l’altro proprio qualche giorno fa sono capitato per caso in un altro blog dell’N-esimo rincorritore dei propri sogni e soddisfazioni, questa volta una donna che se la spassa alla grande in un viaggio dopo l’altro anzichè ammuffire in un ufficio, fare figli, ecc.
Ok, sicuramente lei è molto spendacciona e i suoi viaggi con soggiorni in hotel sono estremamente diversi dalle escursioni del “nostro Lupo” 🙂 però in linea filosofica ho trovato molte similitudini. Ho letto dei concetti sul suo blog che sembravano scritti da Lupo.
Riporto testualmente da https://inviaggiodasola.com/realizzare-i-sogni-dreamers-day-2017/ :
“Lo scopo della nostra vita è essere felici. Ci arrovelliamo da secoli su quale sia il motivo per cui siamo al mondo, ma queste parole credo siano le più vicine alla realtà che io abbia sentito“.
Decisamente molto diverso da ciò che insegnavano i preti ai nostri nonni/genitori.
Mi salta alla mente anche una relazione con le ideologie (puramente teoriche) politiche : La sinistra direbbe “lo scopo della vita è generare altre vite, supportare il mutuo sostegno, e la felicità sta nel godere dei buoni e importanti rapporti (legami!) sociali. Nessun viaggio in solitaria è meglio di un Nalate con la propria famiglia riunita“;
La tipica persona destra direbbe: “la teoria comunista sarebbe giusta se l’essere umano fosse giusto, ma siccome al mondo ci sono troppi stronzi, zavorre, invidiosi, ecc che mi mettono i bastoni fra le ruote e dare retta a tutti significherebbe essere infelice io, allora mando al diavolo tutti… e a me stesso ci penso io altrimenti non ci pensa nessuno (tutti ti dicono cosa devi fare e come devi vivere, ma nessuno di loro ti chiede se sei felice)“.
La sinistra o la destra, la famiglia o la carriera, il matrimonio (il “sacro vincolo“!) o la libertà, S.Teresa di Calcutta o Steve Jobs (siccome è morto ora è considerato un eroe, mentre se avessi detto “Donald Trump” non avrebbe retto il confronto con S.Teresa).
Qual è la filosofia ,la strada, più giusta? Do una risposta che potrebbe sembrare scontata: DIPENDE DALLA NOSTRA SITUAZIONE PERSONALE.
Sarebbe scontata se parlassi di orientamento politico: il bisognoso è a favore del comunismo, mentre il ricco ha una mentalità più di destra, ma ciò si tratta di semplice *CONVENIENZA*.
Io propongo un altro punto di vista: un po’ di tempo fa ho avuto dei seri (o apparentemente tali) problemi di salute e…… insomma, a voi non è mai capitato di stare male davvero, magari con la possibilità che ciò sia permanente? Avete fatto caso a come cambiano le priorità?
Io vi assicuro che in quel periodo ho avuto modo di capire quali fossero i veri valori. E non era solo una questione di convenienza! Avrei potuto anche essere miliardario e permettermi così 1000 badanti. Non sto parlando di aiuto materiale! Sto parlando di valori.
Io in quel periodo ho usato termini che mai mi sarei sognato di pronunciare.
Poi son tornato in salute e nel giro di poco tempo me li sono di nuovo dimenticati 😀 e son tornato a pensare a sesso, moto, bivaccate solitarie, weekend magnifici…
E’ così.
L’essere umano è così.
Vi lascio con una canzone cantata da Irene Grandi