Yeee..! Eccoci alla fine!
Puntate precedenti:
https://sognatorefallito.wordpress.com/2017/08/30/bivaccata-solitaria-parte-1-di-3/
https://sognatorefallito.wordpress.com/2017/09/01/bivaccata-solitaria-parte-2-di-3/

Nonostante mi sia sembrato di non aver dormito nemmeno 1 minuto, il giorno dopo ero stranamente fresco e in forma.
Dopo colazione ho fatto un giro sui Pizzi di Parlasco, una cresta molto panoramica ma con punti del percorso molto esposti e senza alcuna catena per attaccarsi.
Al di là della cresta c’è la Valsassina (a quell’ora ancora piena di umidità) da dove per anni ,da ragazzo, ho guardato la sagoma di quella montagna su cui mi trovavo in quel momento, quindi la voglia di proseguire e “fare mia” quella cresta era smisurata.
Tuttavia un punto troppo esposto mi ha fatto desistere. Più volte avevo cambiato idea: “preferisco non rompermi la testa” / “ma dai… vado anche in moto e mi cago sotto per un po’ di pericolo?”.
Ma il vento era forte e mi sbilanciava, soprattutto a causa dello zaino, quindi alla fine ho preferito evitare che accadessero disgrazie.
Leggendo le notizie dei numerosissimi incidenti in montagna accaduti questa estate, penso di aver fatto bene (quest’estate in particolare è stato un bollettino di guerra!).
Qualche foto , poi concludo con dei pensieri che mi si sono sviluppati nella zucca:
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Buongiorno! (come a Milano, eh?!)
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colazione…
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fredda alba
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fredda alba
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FINALMENTE IL SOLEEE!!!
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Valsassina ancora piena di umidità
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deve asciugarsi dal diluvio del giorno precedente
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la Grigna Settentrionale
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Solo le capre si azzardano
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Beccato!
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I pizzi! Si intravede una croce sulla cima
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Capre…
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capre curiose
Ecco, per chiudere posso trarre queste conclusioni:
1- il romanticismo, la magia di queste situazioni solitarie e avventurose non è esattamente come la si legge sui blog degli altri. Sui blog ci sono foto magnifiche, mentre in realtà si è al buio pesto in mezzo al bosco. Ad ammazzare ragni.
Soprattutto devo dire di aver avvertito la solitudine che bussava ma ,essendo stata per me una situazione temporanea (un’occasione addirittura quasi “rubata”), non è riuscita a entrare e darmi fastidio. MA SOLO PERCHE’ ERA UNA SOLITUDINE RICERCATA!!!
2- sarebbe un punto 1-bis: mi immaginavo assorto nei miei pensieri, a crogiolarmi nella malinconia (del passato) e nell’ansia (del futuro) fissando la fiamma della candela, tra un sorso di bonarda e un sospiro da sognatore (seppur fallito); ma ho capito che questo stato emotivo si ha solamente quando qualcosa nella vita va male. Quando si sta male.
Quando invece si sta bene, quello stato non si raggiunge, purtroppo o per fortuna: i pensieri vagano poco e non si avverte la necessità di “filosofici” sospiri.
L’unico pensiero “illuminante” che è arrivato fra capo e collo mentre fissavo il muro illuminato dalla candela è stato: “vuoi vedere che magari anche la felicità per un nuovo lavoro si rivelerà una illusione??!? E ,quando otterrò il lavoro che cerco, scoprirò che lo volevo solamente perchè l’erba del vicino è sempre più verde?!?”.
Poi ho ripensato ai motivi obiettivi e molto concreti che mi stanno spingendo a cercare un altro posto e… mi sono tranquillizzato.
3- Ho capito completamente, anche se già ne avevo un’idea, di non essere particolarmente portato per le selvaggiate in versione solitaria, perchè non riesco mai ad addormentarmi: quando sono con amici dormo come un bambino, ma da solo passo una notte di merda. Il PRO della libertà totale viene sovrastato dal CONTRO di quella dannata ansia e di una lunga notte di merda.
L’idele sarebbe avere qualche amico con cui condividere questo genere di avventure, ma purtroppo non ne ho (e non se ne trovano facilmente come invece se ne trovano per altri hobbies) e quindi… niente: non è copa di nessuno, non è colpa del mio esser “ingabbiato”. E’ colpa della sfortuna. La vita va anche così.
Poi c’è anche da dire che ,se queste cose le facessi troppo spesso, non ci troverei più niente di così speciale.
Invece ora ,soprattutto adesso che è passata e non mi trovo più lì a schiacciare ragni, ne ho un magnifico ricordo!
In cuor mio ringrazio quel baitello, chi ha costruito, la natura tutta e il mio destino/dio che mi ha concesso questo privilegio.