Questa storia del viaggio terapeutico ,secondo la mia esperienza, è un’illusione: prima di partire si è convinti (chissà poi perché?) che quell’esperienza ci cambierà, ci farà capire, ci darà una svolta e torneremo cambiati, più saggi, più svegli, più “smart”.
Poi si torna e…….. abbiamo certamente passato delle belle giornate, ma la vita di sempre è lì che ci aspetta esattamente come prima e non siamo affatto più saggi, non abbiamo avuto l’illuminazione, Dio non si è rivelato e non ci ha dato alcuna risposta.
Siamo esattamente come prima, anche se… almeno… …ci siamo divertiti.
Altre volte si pensa anche che finalmente ci toglieremo quella soddisfazione, quello sfizio, dopodiché saremo pronti a immolare la nostra vita per sposarci, allevare figli, o per altre cause giuste ma un po’ noiosine. Come fosse una sorta di addio al celibato.
E invece….……. 1 grande abbuffata non può toglierci l’appetito per sempre. Anzi ripenseremo a quanto erano buone quelle succulente pietanze.